Lucherino Petto Nero
Carduelis notata
descrizione:
Lunghezza circa 12 cm. E' l'unico tra i componenti del sottogenere "spinus a testa nera" a non presentare evidente dimorfismo sessuale (presenti comunque lievi differenze nel piumaggio tra maschio e femmina).
distribuzione e habitat:
Originario delle zone temperate di tutta l'America centrale (Honduras, Costarica, Guatemala, S. Salvador e Messico) dove è presente con 4 sottospecie. Riuniti in piccoli gruppi questi uccelli conducono una vita parzialmente erratica un po’ come fa il nostro cardellino vagando tra gli alberi e le infiorescenze alla ricerca di semi immaturi.
Note
Pur non essendo importato così di frequente come il più noto Lucherino testa nera (carduelis magellanicus) questo uccellino si è facilmente acclimatato e riprodotto in cattività per cui la disponibilità di soggetti domestici ad oggi è senza dubbio buona. Anche per il Petto Nero, grazie all’incrocio con il lucherino europeo e con il testa nera, si sono ottenute alcune mutazioni (qualcuna delle quali ancora non fissata stabilmente). Attualmente nel nostro allevamento possediamo alcuni soggetti a mutazione dominante (diluito singolo e doppio fattore).
Al primo incontro con questo lucherino si rimane spesso incantati dall’eleganza dei suoi movimenti e da quel curioso ciuffetto di piume erigibili sul capo così accattivante. Dotato di una forma slanciata, di una postura quasi eretta e di un innato dinamismo il Petto Nero, una volta acclimatato, si dimostrerà ben presto tanto confidente da richiamare la nostra attenzione stando appollaiato sulla mangiatoia nella speranza di ricevere qualche leccornia.
Trattasi di specie piuttosto robusta ed in grado di sopportare relativamente bene anche il freddo. Si adatta bene a gabbie di modeste dimensioni nelle quali è possibile ottenerne anche la riproduzione senza particolari difficoltà.
Personalmente alloggio i miei lucherini singolarmente in gabbie da 40 o 60 cm. di lunghezza per tutto l’anno all’esterno in una specie di armadi in PVC con fianchi e porte in policarbonato che vengono chiuse la sera o nelle giornate invernali particolarmente inclementi. Così facendo da diversi anni non ho mai lamentato particolari problemi di salute. Quanto alla dieta, così come per tutti i miei uccellini, somministro per tutto l’anno il misto base descritto nella sezione alimenti insieme al pastoncino. Un po’ di frutta e verdura e qualche integratore minerale completano l’alimentazione anche nel periodo riproduttivo. Per qualche soggetto, tuttavia, con l’approssimarsi della bella stagione è bene non esagerare con i semi grassi perché ho constatato una certa tendenza ad ingrassare.
Riproduzione
Personalmente ritengo le femmine di questa specie tra le migliori nutrici che abbia mai posseduto. Ottenere buoni risultati anche con poche coppie a disposizione è cosa abbastanza facile a patto che si sappia “dosare” a proprio vantaggio la grande focosità del maschio. Per questa ragione unisco la coppia esclusivamente per il tempo necessario ad effettuare qualche copula la mattina e la sera per poi allontanare definitivamente il maschio o destinarlo ad altra femmina. Non è infrequente infatti che questo in preda ad uno dei suoi raptus sessuali finisca col distruggere il nido e le uova o peggio ancora aggredire ferocemente la consorte. A differenza della gran parte dei carduelidi sudamericani il Petto Nero maschio durante la parata nuziale quando è in pieno canto invece di tenere le ali distese lungo i fianchi tende a farle roteare in avanti (come un nuotatore di stile farfalla) mettendo in evidenza gli specchi alari gialli e tenendo ben eretto il ciuffo di piume del cappuccio. Sfruttando il fotoperiodo naturale questo spinus si riproduce tra la prima metà di aprile e tutto luglio per cui non è infrequente ottenere anche 3 covate annue. Segnale inequivocabile della raggiunta maturità sessuale è il becco che da scuro grigiastro diventa di un bel blu/grigio cobalto chiaro con vertice nero. Le uova sono mediamente da 3 a 5 per covata, di colore biancastro variamente picchiettato di bruniccio scuro. L’incubazione dura all’incirca 13 gg. e i nidiacei appena nati presentano carnagione scura ed un rado piumino grigio scuro. Lo svezzamento avviene di norma intorno al venticinquesimo giorno di vita ma è buona norma lasciare i novelli ancora qualche giorno con la madre dalla quale riceveranno qualche imbeccata extra. Dopo la prima muta i novelli passano da un anonimo piumaggio verde scuro con ali nerastre e specchio alare giallino ad una livrea simile a quella degli adulti anche se la piena brillantezza del piumaggio (in particolare il giallo della pagina inferiore del corpo) si avrà solo dal successivo anno.